La concertazione territoriale: l'equità in un nuovo welfare
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Pagine168
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CollanaFuori collana
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Anno2013
Descrizione
I vincoli di bilancio e di risorse, l’espansione e la differenziazione della domanda sociale, l’introduzione del federalismo fiscale stanno cambiando profondamente la natura stessa del welfare nel nostro Paese, determinando seri problemi di equità orizzontale e verticale. Da questa consapevolezza nasce la scelta della Cisl di dare centralità alla concertazione sociale, in un percorso, d’intesa con la Fnp, che ha il suo fulcro nello sviluppo dell’Osservatorio sociale della concertazione territoriale.
L’Osservatorio sociale è lo strumento di monitoraggio e classificazione degli accordi di concertazione, arricchito dalla raccolta di dati e indicatori per la lettura sociodemografica ed economica del territorio (Navigatore sociale), che nasce dalle indicazioni delle «Linee guida sulla concertazione locale e sulla contrattazione decentrata» della Cisl.
Il Primo Report Nazionale dell’Osservatorio sociale, realizzato in collaborazione con Aretés , analizza i quasi 1.700 accordi di concertazione siglati nel 2011-2012. Vengono esaminate le macroaree di intervento e le azioni concrete che mostrano le tendenze e le attenzioni maturate: dalla non autosufficienza ai nidi d’infanzia, dall’occupabilità all’integrazione degli stranieri, dalle politiche intergenerazionali o di genere ai tempi di attesa.
Il sindacato conferma la sua vocazione generalista, facendosi portatore non solo degli interessi dei lavoratori e dei pensionati, ma anche di quelli di tutti i cittadini e delle loro famiglie.
L’analisi delle esperienze e il confronto con i concertatori hanno portato, inoltre, a indicare un percorso che, attraverso consigli e strumenti, punti al miglioramento della qualità del processo concertativo, a partire da buone pratiche come quella dello scambio fra contratti di secondo livello e accordi di concertazione territoriale.