La preghiera dell'assente
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Pagine202
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CollanaL'altra riva
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Anno2003
Descrizione
Dopo la preghiera solenne del venerdì, capita che qualcuno domandi all'assemblea di pregare per l'anima di un corpo sparito, un corpo che non è stato ritrovato. È una preghiera breve, un ricorso e una rinuncia, quasi una cospirazione dell'oblio. E anche il segno di uno strano destino, come quello di Yamna, vecchia prostituta e mendicante, di Sindbad e di Boby, due vagabondi che vivono al cimitero Bab Ftuh di Fez. Responsabili di un bambino che è appena nato in quel cimitero, intraprendono la traversata del Marocco, da nord a sud, e vanno, come dei pellegrini, di città in villaggio, di vicenda in vicenda, verso la tomba dello sheikh Ma' al-Aynayn, eroe della resistenza marocchina (1830-1910), che è anche il marabutto della loro memoria. Per nessuno di loro vi è soluzione: nessuna via d'uscita. ma l'itinerario instancabile all'interno del paese e di loro stessi. L'autore, lui pure, coltiva volta a volta la fragilità e l'amore del ricordo, e il racconto si iscrive, a somiglianza della storia, come un libro smarrito che Tahar Ben Jelloun restituisce allo scorrere delle pagine.