L'organizzazione che comunica
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Pagine298
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CollanaFuori collana
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Anno2000
Descrizione
«Le buone azioni parleranno da sole», dicono alcuni. «No», giurano altri, «oggi chi non sa comunicare non esiste». Chi ha ragione? La sfera della comunicazione sociale (o moderna, o di pubblico interesse, o come la si vuol chiamare) ha assunto ormai un rilievo mai avuto prima. I primi ad essere scavalcati dagli avvenimenti (Internet, marketing, spettacolarizzazione, personalizzazione dell’informazione) sono gli stessi operatori della comunicazione: editori, direttori, giornalisti, grafici, addetti tecnici. Per loro si aprono ogni giorno nuove iniziative di formazione e aggiornamento. Ma cosa fare per presentarsi, dialogare, rendersi credibili, senza perdere l’anima? Il mondo delle imprese (che delegano in gran parte a professionisti esterni e investono ingenti risorse) può insegnare qualcosa, ma non tutto.
Sindacati, organizzazioni non governative, movimenti devono innanzitutto imparare a guardare dentro se stessi, alle proprie reti e potenzialità, e poi porsi il problema della visibilità e di una comunicazione mirata.
Questo libro vuol essere un primo strumento di orientamento, in chiave politica e strategica, prima ancora che tecnica. Offre un abc della comunicazione sociale di qualità e una serie di voci di approfondimento (come i rapporti tra comunicazione e politica, o promozione, o servizi) con ricche bibliografie.
È completato da una raccolta di «casi» di nuovi approcci alla comunicazione