Benessere e disagio delle famiglie italiane. L'analisi de "Il Barometro" della Cisl
Pubblicazione trimestrale del Centro studi, ricerca e formazione sulla situazione del paese.
Nel primo numero de Il Barometro, bollettino trimestrale prodotto dal Centro studi, ricerca e formazione della Cisl sul benessere e disagio delle famiglie italiane, l’analisi realizzata portava a leggere con fiducia gli spiragli di ripresa (deboli) e a chiedere al Governo misure di sostegno. Nel secondo numero, invece, sembra che l’entusiasmo dei mesi scorsi, rischi di raffreddarsi.
Nel primo trimestre 2016, e prima del caso Brexit, si conferma che la svolta ciclica perde di forza e il ritorno alla crescita è accidentato. L’indicatore di benessere-disagio sociale delle famiglie segna sì un miglioramento ma al di sotto della situazione pre-crisi. Sono diversi i motivi di questo stallo ma, nel complesso, è la zavorra strutturale del sistema a impedire il colpo d’ala di cui l’economia, la coesione sociale e il Paese hanno vitale bisogno. "La ripresa del 2015 è stata troppo fragile per migliorare le condizioni di vita delle famiglie - si legge nella pubblicazione - e le attese per il 2016 sono in ridimensionamento. C’è da temere, infatti, che gli effetti della Brexit sull’attività economica interna e sulle condizioni finanziarie, innestandosi su una crescita già insufficiente, riportino indietro il Barometro. Le famiglie sono così da diversi anni in una condizione peggiore rispetto alla fase precrisi; e questo non può che essere un elemento di insoddisfazione, poco scalfito da miglioramenti che appaiono limitati, non decisivi e potenzialmente temporanei".