La cooperazione: impresa e movimento sociale

L'impresa cooperativa e il movimento da cui essa promana pare attraversare un momento di scarsa fortuna. La ragione è imputabile alla visione subalterna che di essa viene fornita, da una parte, rispetto all'impresa capitalistica e, dall'altra, al non profit che, con la sua collocazione interstiziale, finisce per ipostatizzare come unico possibile l'interscambio di mercato e per trascinare nella marginalità anche la stessa cooperazione. Tipici dell'esperienza cooperativa, invece, sono un mercato e capitalismo vigorosi, ma associativi.

«Soltanto un capitalismo associativo, infatti, secondo l'autore, può risolvere i problemi tanto della crescita economica quanto dello sviluppo civile», perché ridona senso e dignità alla persona, attraverso una sua diversa centralità rispetto al capitale, perché sostiene l'indivisibilità del profitto e la direzione meritocratica dell'impresa. Questo libro, riprendendo il filo di un impegno intellettuale durato trent'anni e mai interrotto, discute quale sia l'essenza costitutiva della forma associativa che dà vita all'impresa cooperativa.

Giulio Sapelli insegna Storia economica all'Università statale di Milano. Ha insegnato in  molte  università straniere e ha lavorato per aziende private e cooperative come ricercatore e specialista di organizzazione. Tra i suoi lavori  ricordiamo: Il movimento cooperativo in Italia. Storia e problemi (Einudi, 1981); Impresa come soggetto storico (il Saggiatore, 1987); L'impresa e la democrazia: separatezza e funzione (Fondazione A. Olivetti, 1993); Economia, tecnologia e direzione aziendale (Einaudi, 1994); con C. Cordus, L'impresa, l'anima e le forme (Guerini, 1996); Comunità e mercato (Rubettino editore, 1997); Storia economica dell' Italia contemporanea (Bruno Mondadori, 1997).